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Per prima parlo io, come sempre! Mi presento sono Selene, casalinga frustrata, moglie del già sopracitato Andrea, martire ancor prima di perire e mamma di Emma, cucciolo di bipede dall'ancora piccola taglia. L'idea del blog viaggiante è stata mia ma si prospetta un lavoro a 4 mani, anzi a 6. Hola io sono Andrea: papà marito autista e uomo di fatica delle nostre spedizioni. Aiuterò la mia signora con dritte pratiche e dando la mia opinione dove mettere qualche paletto..... Buona lettura e buon viaggio!!!

domenica 20 marzo 2016

Usa 2015: Giorno 5 Death Valley NP - Las Vegas

Come già anticipato, e anche un po pronosticato, la nottata non è stata delle migliori ma, volendo assolutamente vedere l'alba a Zabriskie Point, non rischiamo e puntiamo la sveglia. Essendo ottobre non ci tocca neppure una levataccia e comunque, udite udite, ci svegliamo prima che suoni. Mentre il Faina sistema il bagaglio esco per assaggiare l'aria e anche se sono le 5,30 ed è ancora buio pesto fa già un caldo mostruoso.


Arriviamo a Zabriskie abbastanza presto e ci sono pochissime persone in giro sulle collinette. Scendo appena sotto il muretto della terrazza e sistemo quel trabiccolo che c'è da vergognarsi a chiamare treppiede. 
Torno sulla terrazza per fare colazione: Oreo cioccolato e burro d'arachidi per me ed Andrea e soliti cookies per Emma il tutto annaffiato da un litro di latte e cacao. Tornando alla nostra postazione Andrea adocchia una coppia di ragazzi poco distante con fedi scintillanti al dito e scommette siano italiani. Io lo guardo bene: viso scolpito con lo scalpello, cappellino al contrario...mi sbilancio: sono romani! Il lui si avvicina, guarda la moglie e conferma: “Amò anvedi che spettacolo...!!!” Non ve la prendete Romani de Roma...ma vi si riconosce a colpo d'occhio. Passa ancora un po di tempo e il sole inizia a salire, i monti dal lato opposto si colorano piano piano di rosa fino a che i raggi entrano tra le increspature delle colline rendendo il paesaggio magico. 








Scatto un milione di foto, più o meno uguali ( Andrea mi maledice ancora ogni volte che le guardiamo) poi decidiamo di partire direzione Vegas. La tabella di viaggio prevede una sola notte nella città del peccato per cui, a malincuore, rinunciamo a Dante's View per recuperare un po di tempo da dedicarvi. Arriviamo relativamente presto, saranno si e no le 10,30 facciamo il check in nel nostro, ahinoi, tristissimo hotel. Già perchè a febbraio quando fu il momento di prenotare, presa un po dall'ansia decisi di fermare il Best Western Plus Casinò Royal per una cifra che mi sembrava più conveniente rispetto ai grandi colossi della Strip.




 Forse anche il fatto che di non aver considerato questa tappa realmente interessante ho un po tirato la con l'organizzazione. Di fatto il nostro hotel si trova proprio sotto il Venetian ed è grande circa come la loro lavanderia. La camera affaccia direttamente sul cortile dove si raccoglie la spazzatura dell' Harrah's e che dire... na tristezza. Lasciato il bagaglio, essendo ancora mattina, ci dirigiamo verso il Premium Outlet South per unire shopping e pranzo: deludenti entrambi! Acquistiamo giusto un paio di t-shirt da Converse, Andrea un maglione Timberland, un paio di polo da Tommy Hilfiger e Emma un'occhio in gomma pieno d'acqua da tirare contro i muri. La venditrice si prodiga nell'enunciarne la resistenza ma indovinate un po dove si andrà a rompere l'occhietto birbo? Già! Proprio in macchina! Pranziamo ad Hot dog sempre dentro l'outlet e poi prendiamo la saggia decisione di recarci in aeroporto per fare il famoso cambio d'auto che ci farà risparmiare qualcosa sul drop off del noleggio. Inseriamo nel TomTom l'indirizzo indicato come punto di riconsegna ma ahinoi, l'indirizzo in questione è quello dell'ingresso principale del Mc Carran. Senza neppure sapere come ci ritroviamo imbottigliati in un traffico devastante. Fortuna troviamo un addetto a qualche cosa che ci indica la giusta via della riconsegna e senza troppi intoppi entriamo nel garage. Smontiamo in fretta l'accampamento che in poco meno di 5 giorni siamo riusciti a creare dentro la macchina e ci dirigiamo verso il banco Hertz per il nuovo noleggio. Piccola parentesi: poco prima della riconsegna ci accorgiamo che sul vetro lurido della nostra Chevrolet c'è una piccola venatura. Il panico ci coglie e da li in avanti aspetteremo una qualche comunicazione da Dollar per avvisarci che “ci hanno scoperti”! Tale comunicazione non arriverà mai e poi vi spiegherò meglio più avanti ma, resta il fatto, che nel momento di fare tutte le carte con Hertz, un po angosciati per l'accaduto, stipuliamo anche la Road Safe. L'addetto poi ci fa scegliere l'auto, tra un Cherokee e un non capiamo cosa per cui scegliamo il primo. Arrivati nel parcheggio il Faina è felice come un bimbo del suo nuovo mezzo e, sollevati dall'aver terminato quest'annosa questione del cambio d'auto ce ne torniamo verso il nostro albergo da sfigati!


Dopo doccia d'ordinanza perchè fuori fa un caldo porco ci buttiamo sulla strip per iniziare la forsennata visita, sempre memori che abbiamo un giorno solo e vogliamo vedere più cose possibili. Nel momento che varchiamo la soglia manca poco alle 15 e come potrete immaginare in jeans si sta da Dio! Prima tappa al Venetian che, sarò onesta, mi fa letteralmente impazzire. 





Tutto questo fintume è l'apoteosi del trash e non posso che rimanere estasiata da tanto cattivo gusto. Sarà comunque l'hotel che apprezzerò di più, anche per la varietà di negozi che si possono trovate all'interno passeggiando. E qualcuno mi spieghi cosa sono quei chioschi dove si respira roba colorata dal naso attraverso quelle cannucce che sinora avevo visto solo negli ospedali mentre una signorina vi massaggia la testa o la schiena con strani strumenti!


Non mi dilungherò molto sui vari alberghi che tutti avete visto, senz'altro meglio di noi. Fatto è che siamo ormai all'ora dell'aperitivo quando usciamo dal Bellagio e credo sia giunta l'ora di andare a riscuotere il mio premio MyVegas. Se anziché un diario questo fosse un film si potrebbe cambiare colonna sonora... come sottofondo metterei la musica delle comiche anni '20. Entriamo da Hexx Kitchen e bar dove il voucher indica che potremmo avere 1 glass wine free/ charcuterie! Ordiniamo quindi 2 sauvignon blanc neozelandesi e una pepsi per Emma.


 Nell'attesa la gentile cameriera ci chiede se desideriamo della San Pellegrino ma io che la so lunga rifiuto memore del fatto che negli usa la San Pellegrino costi come il Dom Perignon e poi noi si ha due aperitivi gratis... arriva il vino... arriva la Pepsi e dopo un po anche due bei taglieri misti di salumi e formaggi accompagnati da mostarde e composte. Le fontane del Bellagio iniziano a danzare con una musica che sarà stato il vino ma non ricordo e io sono orgogliosissima del mio lavoro... tante sere a giocare a quella maledetta slot machine però ne è valsa la pena... eh Faina? Guarda un po dove ti ho portato!!! poi arriva il conto! Lo apro. Sbianco. Fisso il Faina e scoppio a ridere. Non riesco a smettere. 64$ di aperitivo gratis non è male... Mi ricompongo e vado a chiedere lumi al cameriere che facendomi fare la figura della fessa mi spiega che il vino era “free” ma le charcuterie no e anzi era condizione imprescindibile avere il vino free acquistando una charcuterie. E Sti c*** 64$ di due taglieri di salumi e formaggi! Il Faina mi sta ancora prendendo per il culo ora, considerata la mia faccia quando ho aperto il conto!


Con le pive nel sacco per la bella figura mi rimetto sulla strip a passeggiare, testa bassa e via. Inizia a fare buio quando arriviamo al MGM Grand dove ho un voucher per 1 buffet gratis ogni uno acquistato Purtroppo nonostante i parecchi punti non ne ho mai trovato il premio dei 2 buffet disponibili. Ci registriamo al banco M life e un po prevenuta o terrorizzata dall'uso dei voucher mi informo sul prezzo del buffet che è di 40$ cad, adulti e non. Considerando che a me la fame è passata ed Emma non onorerà mai un buffet da 40$ optiamo per un Mc Donalds. 









Io non ceno neppure. Sono stanca sfinita; ho una vescica grande quanto il Texas, ho caldo, sto odiando tutti quelli che mi scontrano tanto da agognare un po di sano King of the hill (esercizio di allenamento di Football Americano in cui prendi a spallate tutti quelli che in sequenza di vengono contro) voglio solo tornare al mio hotel da sfigati e chiudere questa giornata. E pensare che mi era balenata l'idea di eliminare Zion per dedicare un giorno in più a Vegas. Pazza! Quando arriviamo in camera è prestissimo, neanche le 21,30 ma mi sento spaesata e confusa da una città del quale a parte il casino non sono riuscita ad apprezzare molto. Emma invece ne è entusiasta. Il Faina indifferente. Chiudiamo gli occhi in fretta e fortunatamente domani si sgomma via!

SPESE DI GIORNATA

Pranzo Outlet 12$
Aperitici HEXX kitchen e Bar 64,00$
Cena Mc Doanlds 11,00$
Slot Machine 10,00$
Calamite 12,00$
Outlet 115$

TOTALE SPESE DI GIORNATA
203,00

TOTALE SPESE VIAGGIO
4612,20












sabato 12 marzo 2016

Usa 2015: Giorno 4 Tulare - Death Valley

Indovina indovinello a che ora ci svegliamo? Fuori è ancora buio pesto e diciamo saranno già...le 5!!!! Ma il mattino ha l'oro in bocca e la strada oggi è davvero parecchia per cui come direbbero i Ramones: Hey ho, Let's Go. Lasciamo il Motel senza colazione: a parte essere ancora troppo presto per essere servita la prospettiva è davvero triste. Meglio succo d'Arancia e cookies in macchina!
Poco dopo l'alba il panorama inizia a piacermi davvero un sacco! Siamo nella zona tra Cantil e Ridgecrest e mi emoziono guardando il primo dei tanti tratti di strada desertici e deserti di questo OTR. Faccio fermare il Faina mille volte per scattare foto. 




Dopo svariati chilometri di desolazione arriviamo alla ridente cittadina di Searles Valley, “famosa” per l'estrazione dei minerali dall'omonimo lago. Figuratevi che al suo interno si trovano ben 98 dei 104 elementi contenuti nella Tavola Periodica degli elementi ideata da Mendeleev. Proprio in questo Week end si svolgerà il Gem – o- Rama festival ed effettivamente un po di movimento lo si nota... più o meno quanto a SpeziaExpo durante l'agroalimentare ma in mezzo a tanto nulla deve essere un evento! Non ce la sentiamo di fermarci per paura di perdere troppo tempo e proseguiamo.
Poco, concetto relativo, dopo imbocchiamo la deviazione per i Trona Pinnacles: non arriveremo proprio sino alle formazioni di tufo a causa della strada disastrata dalle piogge dei giorni precedenti, ma ne riusciamo comunque ad ammirare la silhouette da non molto distante.


Scattiamo qualche foto anche qui e poi testa bassa e pedalare riprendiamo la via. Sono più o meno le 11 quando superiamo il cartello d'ingresso alla Death Valley, non prima di aver scattato la foto di rito, e il caldo è già notevole.


Anche qui l'acqua ha lasciato il segno allagando quasi completamente la valle che si incontra poco prima che la strada inizi a salire. 



Una volta svalicati nella Valle il panorama toglie il fiato. CHE SPETTACOLO!



Giungiamo a Sovepipe Wells che è l'ora di pranzo ma non avendo molta fame prendiamo la brillante decisione di andare a fare due passi nel Mosaic Canyon. Nel parcheggio solo 2 auto oltre la nostra, forse perchè è mezzogiorno e quindi non proprio il momento migliore per una sgambata? Ma i nostri eroi, stoici, non mollano il pezzo e iniziano una bella camminatina rilassante quando all'esterno siamo grosso modo a 103°F, 39.5 °C per chi se lo stesse chiedendo.






Il canyon è molto bello e spesso offre anche un pochino di ombra. Caldo a parte è stupendo goderselo in solitaria. Lo risaliamo finché ne abbiamo voglia poi giriamo i tacchi agognando un Gatorade o simile. E mentre ridiscendiamo cotanto spettacolo un vociare molesto spezza il silenzio! Indovinate un po? Oh yes, una ventina di cinesi si sono fermati nel'unica ansa d'ombra abbastanza grande a contenerli tutti per bivaccare gaiamente schiamazzando come oche. Le gioie della vita! Rientrati a Stovepipe Wells acquistiamo il necessario per il menu di mezzogiorno. D'ora in po con questo termine intenderemo pane a fette, tipo pan Bauletto, prosciutto finto e Cheddar...Gnam gnam (Ironico)! Ovviamente un gatorade, ribattezzato in famiglia Gottardo!


Sotto al pergolo del general store si suda anche stando fermi, o meglio non si suda neppure perchè non si fa a tempo ma il caldo è devastante. Io e la Picci accusiamo più del dovuto, o forse siamo solo più paraculo non saprei perciò la tappa successiva, ovvero le Mosquite Flat Sand Dunes, non scendiamo neppure dall'auto e affidiamo le foto ad Andrea!





 Anche lui però non resiste molto al sole a picco tra le dune di sabbia. Decidiamo che l'unica soluzione per sopravvivere indenni alle ore centrali è la piscina perciò prendiamo la strada per il Funrnace creek Ranch dove alloggeremo questa notte.





 Mentre vado a fare il check in la mia piccola ornitologa riconosce scorrazzante nel parcheggio un Road Runner: purtroppo io ne vedrò solo la foto!

 Lasciamo il bagaglio ci costumiamo e di corsa ci tuffiamo in acqua. Ne restiamo un po delusi perchè anche quella è calda da far schifo!
Stiamo li sino verso le 16 poi dopo una bella doccia rinfrescante (???) partiamo per la seconda parte della giornata. Prima tappa Visitor center e solita trafila per il distintivo. Fortuna che questi ammmmerigani pensano proprio a tutto ed hanno organizzato il percorso da Junior Ranger all'interno del museo, ben protetti dall'aria condizionata. Sai quanti pargoli schiattavano qui se li avessero messi a cercare spazzatura all'aria aperta!!!



Dopo aver compilato il tutto torniamo dalla simpaticissima Ranger che prima verifica che Emma abbia fatto tutto da sola (come sono pignoli!) poi le fa ripetere il giuramento in modo molto scenografico ai piedi di un paio di BigHorn impagliati! Ok anche questa è andata.
Siccome la temperatura si sta facendo "fresca" e, l'artist drive e il davil golf course sono chiusi causa strade distrutte dalle piogge decidiamo per un trail nel Golden Canyon, in attesa del tramonto a Bad Water. Saranno le ombre che si allungano, sarà che anche qui non incontriamo nessuno ma a me è davvero piaciuto un sacco. Sono sempre molto evidenti i segni dei flash flood dei giorni precedenti e molto spesso, impresse nel fango ormai solidificato, troviamo anche grandi impronte feline! 





Come sarebbe stato bello vederlo il bel gattone, magari lassù su qualche guglia ben lontano da noi, ma poterlo vedere. Pazienza so che non è cosa facile, specie se passeggi con una figlia affetta da logorrea. Tornando verso l'auto noto uno scorcio molto carino da fotografare: bei colori e belle ombre ma indovinate chi c'è a fare dieci, cento, mille foto proprio lì? Sempre loro! Un'adorabile famiglia cinese! Attendo con pazienza, ma neanche tanta perchè il sole sta scendendo un po troppo velocemente e ho paura di bucare il tramonto a BadWater... scatto qualche foto e poi via.....di corsa a vedere un tramonto che, ahinoi, perdiamo. 


Arriviamo proprio 5 minuti dopo. Lo spettacolo è comunque molto bello e qualche foto carina riusciamo a farla ugualmente.





 Mogi e mesti torniamo a Furnace creek ed andiamo a cenare al 49'er Cafe. Io e Andrea prendiamo un Buffalo Burger ed Emma del salmone con patatine fritte. Ceniamo tutto sommato bene. Dopo cena ripassiamo dalla camera per prendere il cavalletto e puntiamo Zabriskie Point. L'idea è quella di riuscire a fotografare le stelle, cosa mai fatta prima. Il risultato migliore sarà questo:


Foto a parte, dove è palese che io sia un po carente in tecnica e fantasia, diciamolo pure, la cosa più sbalorditiva è stato il momento in cui spegni l'auto e i fanali e esci fuori dall'abitacolo. Alzi gli occhi al cielo ed hai l'impressione ogni singola stella ti stia venendo addosso! E quella Via Lattea che così bene l'hai vista solo fotografata ma che le luci che generalmente ti inquinano gli occhi non ti hanno mai permesso di vedere è li, limpida e nitida come mai avresti potuto immaginare e è tutto così... WOW (Cit. Aladdin)


Resterei tutta la sera ma dopo un'oretta il direttore di gara decide che può bastare così e rientriamo in camera con gli occhi ancora pieni di meraviglia! La nottata non sarà proprio delle migliori: c'è un caldo mostruoso e la passerò in un loop continuo di accendi l'A/C spegnila che fa casino e non si dorme...

SPESE DI GIORNATA

31$ BENZINA
5$ MENU DEL GIORNO @STOVEPIPE WELLS
10$ COLAZIONE + CALAMITA @ FURNACE CREEK
50$ CENA 49'ER CAFE
180,32$ FURNACE CREEK RANCH

TOTALE SPESE DI GIORNATA
260,51

TOTALE SPESE DI VIAGGIO
4888,54