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Per prima parlo io, come sempre! Mi presento sono Selene, casalinga frustrata, moglie del già sopracitato Andrea, martire ancor prima di perire e mamma di Emma, cucciolo di bipede dall'ancora piccola taglia. L'idea del blog viaggiante è stata mia ma si prospetta un lavoro a 4 mani, anzi a 6. Hola io sono Andrea: papà marito autista e uomo di fatica delle nostre spedizioni. Aiuterò la mia signora con dritte pratiche e dando la mia opinione dove mettere qualche paletto..... Buona lettura e buon viaggio!!!

mercoledì 27 gennaio 2016

Varsavia a portata di bambino By Il Gusto in Viaggio

Varsavia a portata di bambino!

Per suggellare l'inizio della mia collaborazione con il sito di Selene e Family, “Viaggiagirando, due viaggiatori e mezzo alla scoperta del mondo” ho pensato di scrivere un breve articolo sulle possibilità turistiche offerte da Varsavia per una coppia con bambini.

Ho trascorso un lungo ponte lo scorso dicembre a Varsavia, e sono rimasta felicemente sorpresa nel trovarmi di fronte ad una capitale molto più occidentale di quello che credevo. Varsavia, città polacca cosmopolita, pulita, riconosciuta Patrimonio dell'Unesco per il suo stupendo centro storico è una meta che ti riempie l'anima di ricordi e di emozioni.

Viaggiando con i bambini, a mio avviso, si deve sempre cercare di renderli partecipi sin dalla prima ideazione ed organizzazione del viaggio, magari estrapolando da internet qualche mistero o leggenda legata alla prossima meta così da far crescere in loro una curiosità e, quello che chiamo, amore per la scoperta del mondo.
Varsavia ben si presta a questo avendo una bella fiaba legata alle sue origini, quella della “Papera d'oro” con una morale che non finirà mai di essere di moda.

Preparati e “gasati” con quanto più materiale possibile i nostri pargoli devono essere felici del viaggio e non “annoiarsi” ed opportuno occuparci di loro durante il soggiorno e non obbligarli solo a vedere “palazzi, musei e biblioteche” ma dedicargli del tempo, farli correre in un parco o portarli in luoghi più adatti alle loro età. Premiate i vostri figli.

A Varsavia troverete l'imbarazzo della scelta, dalla gita sul treno a vapore Kolejki Waskotorowe che unisce la bella esperienza del viaggio ad una visita al museo della ferrovia, o un'intera giornata presso il Museo della Scienza Copernico, ricco di ogni esperienza matematico-scientifica e tecnologica. I vostri piccoli scienziati potranno passare ore ed ore a giocare e svolgere esperimenti per meglio comprendere il funzionamento di quello o quest'oggetto. Molto interessante anche per gli adulti, questo centro sperimentale, offre molte occasioni in notturna per assistere a spettacoli di cover uniti a quelli del planetario.

Varsavia nel periodo invernale offre molti mercatini e una pista di pattinaggio dove i vostri bimbi potranno sfogarsi e sognare di essere dentro al libro “Pattini d'argento”. In estate potrete trascorrere una bella giornata all'interno dei numerosi parchi cittadini o fare una crociera in battello sul fiume.

Ora non vi resta che scegliere il periodo dell'anno e prenotare i biglietti per recarvi a Varsavia con i vostri figli e far crescere in loro quest'amore per la scoperta e il conoscere nuovi lidi.

A presto Mariva

www.ilgustoinviaggio.com

mercoledì 20 gennaio 2016

Usa 2015: Giorno 3 - Fresno - Sequoia NP - Tulare

Anche sta mattina è il Jet Lag a darci la sveglia. Dopo un'abbondante colazione, per non ripetere le scene drammatiche delle Veranl Fall, a base di frittatina con formaggio, bacon, latte e pure una banana ci mettiamo in auto direzione Sequoia. La strada non è molta, circa un ottantina di chilometri. 




Poco prima dell'ingresso ci fermiamo ad un Save Mart ad acquistare pranzo e colazione per domani, acqua e un po di frutta. Facciamo benzina in un posticino carino e scopriamo, cosa assai strana, che con la nostra carta non si possono fare più di 1$ di benzina al self service. 




Varchiamo l'ingresso di Big Stump che l'aria è ancora fresca. L'impatto con questo posto è
pazzesco: è tutto come dire...enorme! 


Quando il giorno prima a Yosemite avevo creduto di aver visto degli alberi molto grandi non riuscivo a rendermi proprio conto del significato che può assumere la parola molto grande negli Stati Uniti. Essendo discretamente presto non incontriamo molte altre auto in giro per il parco rendendo tutto molto più magico. Non smettiamo di guardarci attorno, aspettando che da un momento all'altro esca uno gnomo da dietro uno di questi giganti. Percorriamo la 180 sino al Grant Grove village dove per prima cosa porto il Faina alla Toilette mentre io ed Emma prendiamo istruzioni sul programma Junior Ranger di oggi. Raggiungiamo il parcheggio del Trail del Generale Grant e ci incamminiamo, in compagnia solo di qualche scoiattolino. 







Passeggiamo per un'oretta circondati da un'infinità di sequoie, facciamo un sacco di foto più o meno stupide quando dal parcheggio sentiamo arrivare un sacco di rumori molesti: indovinate un po' chi o cosa è arrivato? Esatto un bel pullman di cinesi che gridano come fossero al mercato. Spezzato l'incanto torniamo al parcheggio e compiliamo il giornalino consegnatoci dal Ranger poi torniamo al visitors center per sbrigare la pratica Sequoia JR. Emma pronuncia il tradizionale giuramento e riceve il distintivo. Girovagando per il gift shop poi scopre l'esistenza del gillet ufficiale dei Junior Rangers e con spirito di convincimento riesce ad ottenerlo. 





Soldi ben spesi perchè non lo toglierà più per tutta la vacanza. Acquistiamo anche la classica calamita da frigo.
Riprendiamo l'auto e torniamo indietro sino al bivio con la 198, la imbocchiamo e raggiungiamo il parcheggio del breve sentiero che conduce al Generale Sherman. Arriviamo davanti alla Star del parco, la zona è un po più affollata rispetto alle altre. 








Scattiamo un'infinità di foto e prima di tornare all'auto mangiamo uno del soliti disgustosi panini al finto prosciutto e cheddar. La tappa successiva è a Moro Rock. Prima di arrivarvi ci fermiamo a vedere le radici di un'enorme sequoia caduta e scattiamo anche la classica foto con l'auto che passa dentro al tronco di una sequoia caduta: il Tunnel Log.





 Scaliamo Moro Rock, io con non poca fatica, ma una volta arrivati alla vetta rimaniamo abbagliati dallo spettacolare panorama e in buona parte la fatica viene ripagata. 




Restiamo qualche minuto in contemplazione per poi ridiscendere. Quanto mi sono divertita scendendo ad incoraggiare le persone cianotiche che invece ancora dovevano arrivare in cima, facendo finta di essere super allenata, IO, tanto ovviamente non mi avevano vista pochi minuti prima in cerca di una bombola ad ossigeno...
Soddisfatti della giornata decidiamo di incamminarci verso Tulare. Fatichiamo non poco a trovare il nostro motel, il Motel 99, perchè l'indirizzo segnalato su Booking non esiste sul nostro TomTom. Proviamo ad infilarci dentro l'Outlet che si trova proprio all'ingresso della città per scroccare un po di Wi Fi ma nessuno che abbia una rete aperta... Anche l'idea iniziale, e subdola, di fare un po di scioppingg con la scusa del Wi Fi mi scivlola in fondo ai piedi per il caldo mostruoso, perciò con le pive nel sacco me ne torno in macchina e, superando la paura di spendere un milione di Euri, attivo il traffico roaming e cerco questo benedetto Motel: se vi dicessi che ci siamo passati di fianco almeno 2 volte mentre lo cercavamo? Quando si dicono 2 abelinati cronici!



Durante il check in il tipo mi spiega brevemente il funzionamento della chiave: porta frontale ok, NON usare porta sul retro per andare in piscina o meglio usala ma sappi che non potrai rientrare. Perfetto, mi sento preparata! Ci costumiamo, ciabattiamo, usciamo dalla porta sul retro per la piscina...al momento di rientrare....... Non abbiamo un po bloccato la porta frontale dall'interno? Oggi abbiamo vinto il premio dei più dementi del globo! Mi faccio piccola come una formica e vado dal tipo a spiegargli che siamo rimasti fuori dalla stanza. Lui mi guarda con compassione, dagli torto, e prova a venire ad aprire... nulla. Non riesce neppure lui. Se ne va via e dice di aspettarlo. Dopo un tempo infinito ritorna con cacciavite e batterie e smonta tuta la serratura. Inserisce le batterie...et voilà, la porta si apre.. svelato il perchè la porta sul retro non funge, il bollettone voleva risparmiare sulle batterie.!!!
Dopo doccia e parrucco... la sezione trucco l'ho lasciata a casa perche per 20 giorni voglio essere libera di poter camminare senza porcate in faccia e torniamo in città per la cena. Scegliamo un Black bear diner. L'ambiente è carino e anche il personale è stato molto gentile. Peccato per il quintale di salsa BBQ che ti infilano ovunque. Io e Andre prendiamo due Bear's triple play, un piattino leggero con Ribs, gamberi fritti e purè, peccato per l'alluvione di salsa sopra. 




Emma invece prende una bella bistecchina! Due birre e una coca, il dolce, vergogna mia, non riesco proprio a farcelo stare: sto scoppiando!

Rientriamo al motel e con il solito orario da casa di riposo andiamo a letto. 


SPESE DI GIORNATA

Save mart 22$
Benzina 24$
Gillet + magnete 34$
Cena Black bear diner 65$
Motel 99 Tulare 74,75$

TOTALE SPESE DI GIORNATA
203,24€

TOTALE SPESE VIAGGIO

4612,24 €

mercoledì 13 gennaio 2016

Usa 2015: Giorno 2 - Oakdale - Yosemite NP - Fresno

Ah, quando tutti dicevano che il jet lag ti farà svegliare presto ed io non gli credevo: ho sempre pensato che a me, che dormo anche nell'acqua non sarebbe mai successo e invece? Sono le 3 o poco più quando apro il primo occhio. Pochi minuti e si apre pure il secondo. Cerco di ignorarli e li richiudo. Si riaprono. Va bhe, guardiamo l'ora: le treeeeeeeee? Ma diamo i numeri? Quegli altri due scandalosi dormono come ghiri. E ora cosa faccio? Oltre tutto il caldo è insopportabile e sono in un bagno di sudore. Decido di alzarmi, rinfrescarmi e vestirmi. Poi esco. Faccio due passi nel parcheggio del Motel mi siedo a bordo piscina e chiamo casa per tranquillizzare che siamo ancora tutti vivi. Poi torno ad annoiarmi perciò penso che rientrare in camera a fare un po di casuale casino possa essere una buona idea. Detto fatto li sveglio, peccato...!!! Ci docciamo tutti riorganizziamo il bagaglio per le temperature giuste (si muore di caldo) e verso le 5 e mezza lasciamo il motel.



Ci fermiamo in uno Starbucks a fare colazione poi puntiamo dritti a Yosemite. Entriamo nel parco e sono da poco passate le 8: quando si dice ottimizzare i tempi. Acquistiamo il pass annuale riceviamo tutte le cartine e magazine del caso e poco dopo ci fermiamo per la prima di una lunga serie foto di rito davanti al cartello del parco.


Sono partita da casa senza grandi aspettative da questa giornata, tanto che all'ultimo avrei voluto ritoccare l'itinerario e bypassarla ed invece ho dovuto ricredermi. Quando ti trovi tra l'Half Dome ed El Capitan, due enormi monoliti in granito, e tutti quegli alberi enormi (per i miei standard lo erano) ti senti piccolo come una formica ed è stupendo... I primi scoiattolini sfacciati che ti vengono tra i piedi...insomma non so sia il modo più semplice per farvi capire ma li, nella valle, ho provato felicità e con il senno di poi visitando anche altri parchi, personalmente anche più belli, non è successo più. 



Forse perchè è stato il primo parco, forse perchè era il primo vero giorno di una vacanza che aspettavo da quasi un anno, forse perchè...non so perchè ma a Yosemite ho provato davvero la pace. Per altro credo di aver camminato con un sorriso da ebete stampato in faccia per tutto il giorno.
Detto ciò, ci dirigiamo al Visitor Center e prendiamo informazioni sullo stato delle cascate ed anche sul programma Junior Ranger, che diventerà la mia croce per tutto il viaggio. La Ranger ci consiglia le Vernal falls perchè sono le uniche con un po d'acqua, molto poca aggiungerei poi!
Prima di partire compriamo un sacchetto di beef jerky, stick di carne essiccata e aromatizzata in vario modo, non eccezionale direi, e un paio di banane





Prendiamo il nostro shuttle e iniziamo il trail che lentamente inizia a salire... cammina cammina... cosa mi è venuto in mente di venire sino qui... cambio tutti i colori dell'iride in faccia e proprio quando siamo ai piedi della scalinata che porta sopra alle Vernal svanisce l'effetto del brownie di Sturbacks e mi ritrovo seduta in terra, bianca come lo straccio per lavare i pavimenti con dei meravigliosi sudori freddi. Il mio amorevole sposo si prodiga per il mio benessere scattando fotografie.....Ok per punizione a fare le foto su per la scalinata ci vai te mentre io e Emma (in verità solo io) riprendiamo colore. Dopo una mezz'oretta decidiamo di scendere a valle e ci fermiamo poco prima della fermata dello Shuttle a compilare il giornalino dei compiti da JR. Il compito più difficile sarà quello di raccogliere un po di spazzatura perchè, ammettiamolo, questi parchi sono davvero puliti.





Per pranzo acquistiamo pane, prosciutto finto, cheddar e dell'ananas in vasetto al Village store. Già che ci siamo prendiamo anche una calamita. Dopo pranzo ci dedichiamo ancora un po alla compilazione del quaderno JR, visitando lo Yosemite Museum e l'Indian Village poi tutti baldanzosi per aver finito i compiti, torniamo da Ranger Erik che dopo qualche altra domanda decide di diplomare Emma Junior Ranger di Yosemite. Recitata la promessa le consegna il famoso ed ambito distintivo.



 Non ci crederete ma prendono molto seriamente la faccenda questi Ranger, perciò ogni volta, la missione, ci porterà via un bel po di tempo. D'altro canto, Emma ci tiene un sacco per cui non si può fare altrimenti.
Trascorriamo ancora un po di tempo pascolando per la valle poi un po provati dalla levataccia decidiamo di anticipare la partenza per Fresno. Per arrivarci, impiegheremo circa un paio d'ore considerando anche qualche pausa foto. Indimenticabile il panorama sulla Yosemite Valley dal Tunnel View







L'hotel di Fresno è il Best Western Village Inn, il classico hotel della catena, pulito e dotato di ogni confort, piscina e idromassaggio inclusi del quale approfitteremo appena arrivati. 



Per cena, dopo aver letto una buona recensione andiamo da Pismos Costal Grill. Mangiamo bene anche se non moltissimo per quello che spendiamo


Il sonno arriva decisamente presto e noi non facciamo grandi opposizioni.

SPESE DI GIORNATA

Colazione Sturbacks 12$
America the beautiful pass 80$
Banane e Beef Jerky 8$
Pranzo + calamita 23$
Cartolina + Libretto JR 4$
Cena Pismos Costal Grill con mancia 120$
Best Western Village Inn € 80,77

TOTALE SPESE DI GIORNATA
392,03

TOTALE SPESE VIAGGIO

4409,20

domenica 10 gennaio 2016

Usa 2015: Giorno 1 Firenze - San Francisco - Oakdale

Ordunque è giunta l'ora... dopo mesi, mesi e mesi di interminabile attesa, guardando, leggendo, invidiando anche un po tutti quelli che sono partiti prima di noi, è arrivata anche la nostra ora (oddio detta così suona un po' drammatica!)

Abbiamo puntato tutte le sveglie di casa, manca giusto il timer del forno, ma direi che non abbiamo dato tempo neanche ad una di suonare. L'ora X sarebbero state le 5 ma alle 4 io sto già guardando il soffitto. Provo e riprovo ad appisolarmi, convincendomi che la giornata sarà interminabile, ma nulla da fare. 

Suvvia mi sono smaronata anche di stare sveglia a far niente perciò....SVEGLIAAAA!!! Il Faina ed Emma, seppur dormienti scattano su come molle alla prima chiama. Ovviamente nel calcolare i tempi di preparazione si fa sempre riferimento ai tempi standard mattutini, quelli in cui “voglia di lavorar saltami addosso” perdi tempo facendo ogni genere di cavolata ma se stai partendo e l'adrenalina ti scorre dentro a fiumi in 10 minuti sei pronto, lindo e pinto fuori da casa, ovviamente indossando le nostre stupende polo UOTR commemorative.4




Le valigie le abbiamo caricate in macchina la sera precedente in un raro momento di tregua dalla pioggia che, stranamente, affligge Spezia da 3 giorni.

Partiamo e non piove più, anzi sopra di noi c'è uno splendido cielo stellato e limpido.
Giusto il tempo di fare una trentina di chilometri e....SCATENATE L'INFERNO! Da Forte dei Marmi in poi abbiamo preso un temporale pazzesco: acqua in tutti i versi. Cominciamo bene! Quando poi arrivi a Firenze e non trovi il parcheggio prenotato, eccallà...uno spettacolo! Telefoniamo all'addetto e lo teniamo al telefono per una decina di minuti usandolo a mo di TomTom. Al momento di pagare mi si sbianca in volto, il giovane virgulto e mi dice con candore che nella mia mail il prezzo da pagare è la metà rispetto al reale costo... Eh mio giovane amico, se mi mandi un preventivo scrivendo 76€ e poi me ne chiedi 152 non va proprio bene! Sarà la mia faccia perplessa, sarà l'acqua, sarà l'aria, sarà il caffè ma si convince che non può farmi pagare una cifra maggiore rispetto agli accordi presi perciò GRAZIE MILLE FLY PARKING per il gentile contributo al benessere del mio conto corrente che già prenderà un bel rinculo a fine vacanza!!!
Entrati in aeroporto il primo pensiero è quello di andare al desk del check in ad elemosinare all'addetta tre posti vicini dato che durante il check in on line non è stato possibile farlo e il sistema ci ha assegnato i posti con il classico metodo del “ti tiro dentro dove cadi cadi”. Fortunatamente riesce ad accontentarci. Pochissima attesa ed imbarchiamo su un piccolo aereo Lufthansa direzione Francoforte. Neanche il tempo di salire, mangiare un tramezzino tacchino e giardiniera (che alle 9,30 ha il suo perchè) e siamo arrivati.

Per prima cosa, memore delle raccomandazioni di una tipa di un'agenzia di viaggio....scusate l'excursus ma, sì ve la devo raccontare:
All'età di 23 anni decido di andare a trovare un amico che vive in Svezia. All'epoca non ero molto pratica di prenotazioni on line per cui mi rivolgo ad un'agenzia. Il volo era Pisa – Francoforte – Gothebotg. La signora, che evidentemente non deve essere andata mai oltre il passo della Cisa, mi dice seria: “Mi raccomando, appena arrivi a Francoforte cerca il tuo gate perchè è l'aeroporto più grande d'Europa e rischi di perdere il volo!” Grata la saluto. Passano i giorni, parto, e quando arrivo a Francoforte trovo un bar, un tabacchi e nient'altro. Penso: dovrò cambiare terminal, così esco e fuori..... prati, tante belle frisone al pascolo e niente più....Stà rimbambita mi ha fatto fare uno scalo di 6 ore in un aeroporto grande come un pinolo e oltretutto neanche sapeva dove mi avesse mandato...
Chiusa parentesi, per prima cosa cerchiamo il gate. Una volta trovato inizia tutta una tiritera pre imbarco paradossale: sei un terrorista? Vai negli Usa per fare un attentato? Trasporti cose  per conto terzi senza sapere di cosa si tratti? Scema ok ma con discrezione però!!!
Va bhe, ci dividono in file e procediamo all'imbarco.
Ho detto che il volo era operato da United? No? Bhe, era operato da United e appena salita si è realizzato il mio peggiore incubo: NESSUN INTRATTENIMENTO! Solo un televisorino appeso al soffitto corredato da cuffiette gracchianti nelle quali non si è riuscito a sentire una mazza! 11 interminabili ore cercando di far passare il tempo ad Emma che, povera stella, è stata anche troppo brava. All'atterraggio una hostess simpatica come una raccomandata di Equitalia le ha pure regalato la spilla della compagnia!!!
ma che ci frega siamo in USA!!!!

All'immigrazione tutto bene, un sorridente (davvero non è ironia) agente fa qualche domanda tipo:
Che lavoro fai?”
Estetista”
Che fortunato tuo marito... glieli farai i massaggi a lui...!!!”
Sguardo perplesso...”Mha”

E via, al parcheggio Dollars per prelevare l'auto.
Ci consegna le chiavi, scendiamo in garage e troviamo la nostra nuova amica: Chevrolet Trax grigia con 13312 Ml tutta bella profumata! 

Impostiamo il navigatore per Oakdale, dove passeremo la notte. Il navigatore da poco meno di 2 ore ma di fatto ne impiegheremo più di tre, tanto che per non addormentarci alla guida decidiamo di fermarci a cena a Tracy in un Carl's Jr. Credetemi se vi dico che abbiamo mangiato male. Ok è un fast food ma se dico male, vuol proprio dire male...
Devo dire che la scelta di prendere un'auto e percorrere 160 km dopo 14 ore di viaggio non è stata proprio un'idea intelligente, soprattutto considerato la coda interminabile che ci ha accompagnato per quasi tutta la tappa e l'ha resa interminabile.
Quando arriviamo al nostro motel, l'Oakdale Holiday Motel, Emma dorme già come un ghiro. A noi restano giusto le energie per trasportarla nel suo letto e seguirla a ruota!

SPESE DI GIORNATA
Parcheggio FlyParking € 76.00
Colazione Areoporto Firenze € 5,50
Giornaletti da colorare € 5,10
Kinder + acqua Francoforte € 8,60
Cena Carl's Jr € 22,97
Oakdale Holiday Motel 58€

TOTALE SPESE DI GIORNATA
€ 176.10

TOTALE SPESE VIAGGIO

4017,17€

venerdì 8 gennaio 2016

Un sogno realizzato: Usa 2015 - Il prologo


Insomma, alla fine si torna sempre a casa, mannaggia! sono passati esattamente 3 mesi da quando siamo partiti per questo stupendo viaggio e prima che i ricordi sbiadiscano sarà meglio buttarli giù nero su bianco. 

Questi Stati Uniti sono arrivati quasi per caso. Diciamo che a casa nostra il piano ferie funziona grosso modo così: (da quando è nata Emma) Ultimo dell'anno. Cena. Brindisi. Panettone. Brindisi. Conto alla rovescia. Brindisi. Tanti auguri a tutti. Brindisi. Ora tutti fuori dalle balle. E' stato bello festeggiarlo assime. Bla bla bla. Un ultimo brindisi?. Massì, brindisi. Ok siamo sotto le coperte, è il primo dell'anno e parte il tarlo:
S: E QUEST'ANNO DOVE ANDIAMO IN FERIE?
A: ma non mi spaccare i maroni sono le 3 di mattina, dormi!
S: Vabhe, ci si deve pensare, è! Non si può perder tempo!
A: Mi piacerebbe la Scozia, ma mi sa che è un po cara...
S: (che già pensa USA): eh si, mi sa che la Scozia è un po caruccia...

Passano i giorni, giorni di silenzio stampa in cui io lavoro nei momenti di solitudine domestica a stendere un preventivo alle spalle del povero ignaro consorte. E poi un bel giorno, l'exploit:
S: secondo me, dati alla mano (sventolando preventivo) potremmo andare negli Usa, ho fatto un po di conti e non si spende molto... poco di più della Scozia!
A: Ma sei sicura? Bélin ma è un viaggione... facciamo così, nel 2015 stiamo leggeri e lo organizziamo per il 2016!
Subentra lo sconforto ma MAI la rassegnazione. Serve essere subdoli, serve riempirgli gli occhi di cose belle, ingolosirlo... decido che la cosa migliore sia organizzare una cena a casa di amici, andati pochi mesi prima, per vedere le foto... Acquisto la guida Routard Usa Ovest, parchi nazionali... scopro che su Marco polo c'è un programma dedicato ai parchi e lo imposto in tv a ripetizione...
Insomma non so se per sfinimento o per spirito di convincimento capitola e azzarda un: prova a vedere se ti danno le ferie!
Oooohhh Yesssss! È fatta!



La mia titolare, che poi ai tempi del Football era anche la mia guardia, so già che non avrà niente da eccepire...perciò diamo pure il via all'organizzazione. L'itinerario era già stato studiato in via generale durante la fase “lavoriamo nell'ombra”. L'unico dubbio che resterà sino alla fine, ovvero sino al 17/10 termine ultimo per cancellare le prenotazioni senza penali, sarà la fattibilità di Yellowstone oppure optare per un piano B. In realtà troveremo sempre bel tempo, tranne il primo giorno a Yellowstone appunto e riusciremo perciò a realizzare tutto ciò che avevamo in mente. Alla fine l'itinerario risulterà questo:


7/10 Firenze – San Francisco – Oakdale
8/10 Oakdale – Yosemite NP – Fresno
9/10 Fresno – Sequoia NP – Tulare
10/10 Tulare – Death Valley NP
11/10 Death Valley NP – Las Vegas
12/10 Las Vegas – Zion NP
13/10 Zion NP – Bryce Canyon NP
14/10 Bryce Canyon NP – Page
15/10 Page – Grand Canyon NP
16/10 Grand Canyon NP – Monument Valley
17/10 Monument Valley – Mexican Hat – Canyonlands NP
18/10 Arches NP
19/10 Moab – Yellowstone NP
20/10 Yellowstone NP
21/10 Yellowstone NP
22/10 Yellowstone NP
23/10 Yellowstone NP – Salt Lake City
24/10 Salt Lake City –
25/10 San Francisco
26/10 San Francisco – Firenze
27/10 Firenze - Casa

VOLI
Il volo FLR – SFO lo prenotiamo su Lufthansa a gennaio e spendiamo 762€ per adulto e 696€ per Emma, insomma tutti e tre 2236€
Il volo interno SLC – SFO lo acquistiamo, sempre a gennaio, su edreams (cosa che non rifarò mai più perchè 50€ di commissioni mi sembrano un furto) e spendiamo in tre, comprese le commissioni 243€
TOTALE VOLI 2479€

NOLEGGIO AUTO
Questo alla fine risulterà il capitolo del preventivo più' fumoso. Prenotato midsize Suv tramite rentalcars. Dato il costo piuttosto elevato di drop off  che uscirà dalla tratta SFO – SLC l'addetto mi consiglia di spezzare il noleggio a Las Vegas. Dice che tra California e Nevada non si paga la tassa di sola andata e tra Las Vegas e SLC saranno poco meno di 150$. decidiamo di dargli retta. I dettagli del noleggio sono:
SFO – LAS, 07/10 → 11/10 MIDSIZE SUV CON DOLLARS 182€
LAS – SLC, 11/10 → 23/10 MIDSIZE SUV CON HERTZ 411€
Alla seconda tratta aggiungeremo:
  • Un giorno di noleggio, per poter riconsegnare la sera tardi anzi che alle 14 -  45$
  • Road Safe 103$
  • drop off 125$
  • Secondo guidatore 53$

Con entrambe le compagnie ci siamo trovate benissimo, anche perchè non abbiamo avuto problemi di sorta. Le auto erano entrambe in ottimo stato ma ne parlerò meglio più avanti.

ASSICURAZIONE SANITARIA
Abbiamo scelto Columbus ma fortunatamente non è servita. In tre abbiamo speso per la copertura Premium 193€

TOMTOM
Mappe usa € 19,90 grazie ad una promo in corso

HOTEL/MOTE/LODGE
Anche se fuori stagione abbiamo preferito prenotare tutto da casa, quantomeno per non rubare tempo prezioso al viaggio cercando un alloggio e correndo poi il rischio di dormire in macchina, che con Emma non sarebbe il massimo. Molti sono stati prenotati su Booking, altri su Xanterra. Tutti assolutamente più che decorosi. Non abbiamo mai percepito senso di poca pulizia o trascuratezza.


TOTALE SPESE ALLA PARTENZA 3841€





mercoledì 6 gennaio 2016

Inaspettatamente Umbria e Lazio 2016

Se il buongiorno si vede dal mattino questo sarà un 2016 pieno di sorprese...o di week end fuori porta e speriamo magari anche un viaggetto propriamente detto... la speranza è l'ultima a morire e i progetti non mancano di certo! 
Durante la cena della Vigilia ci siamo resi conto che la prima settimana di Gennaio saremo tutti in ferie perciò potrebbe essere una buona occasione per regalarci un week end da qualche parte (poi è Natale e un regalino ci sta tutto!). Dato che Andrea da un bel po di tempo spinge per una settimana in Umbria mentre io cerco in ogni modo di evitarla, non me ne vogliano gli Umbri ma proprio non mi ispira l'idea, chissà poi perché... penso che forse assecondandolo riuscirei a sfangarmi una settimana tramutandola in un più digeribile week end. Decidiamo perciò i giorni, 2-3-4 gennaio e prenotiamo la sera stessa la prima notte a.... Montefiascone! Già, i più attenti noteranno che quest'ultima si trova nel Lazio e non in Umbria: diciamo che abbiamo un po le idee confuse sui confini ma molto più chiare sull'itinerario. Tornando alla prenotazione, optiamo per una stanza low budget su Airbnb, La casa sulla Francigena  Km100, per 56€. Il giorno dopo prenoteremo anche la seconda notte, questa volta davvero in Umbria, ad Assisi, all'Hotel San Francesco, hotel situato in posizione invidiabile, proprio di fronte la Basilica per 95€ con colazione. Entrambe le sistemazioni sono cancellabili senza penale sino a 48 ore prima. Le previsioni meteo non idilliache ci faranno titubare fino alla fine poi all'urlo di MACCHISSENEFREGA sempre meglio in giro che a casa partiremo ugualmente.


Giunta la mattina della partenza una bella pioggia fitta conferma le previsioni ma non ci perdiamo d'animo e dopo 3 orette arriviamo ad Orvieto. Prima tappa Pozzo di San Patrizio.















Per Andrea un sogno che si realizza, per Emma una bella scoperta per me un polmone sputato a metà risalita! Scherzi a parte è uno stupendo capolavoro di ingegneria, costruito attorno al 1500, costituito da due rampe elicoidali autonome. Una volta riemersi ci buttiamo all'interno della cittadina per passeggiare un po.


Acquistiamo una litografia di Umberto Verdirosi direttamente dal suo studio, visitiamo il Duomo e rimaniamo affascinato dalla Cappella di San Brizio.



 Emma inizia a sentire la fame e quando ciò avviene sa essere decisamente "persuasiva" per usare un eufemismo e nostro malgrado decidiamo di assecondarla. Risalendo il corso, all'andata, abbiamo adocchiato un localino spartano ma goloso, l'Osteria Folk dove mangeremo velocemente panini con porchetta o lampredotto, salumi, dolce (solo per me) e vino (solo per Andrea) spendendo 28€.

Dopo pranzo ripartiamo per la seconda tappa del giorno: Civita di Bagnoregio. Che dire? sarà sicuramente un bellissimo paese ma la nebbia fitta che troviamo non ci consente di vedere a più di 5 metri dal naso. Non ci lasciamo scoraggiare e raggiungiamo la sommità del borgo, gironzoliamo un po, Emma visita la casa di Babbo Natale dopo di che decidiamo di ritornare sui nostri passi tanto di diradarsi, la nebbia, proprio non ne vuol sapere!














Avvisiamo l'Host di Airbnb che stiamo arrivando e prendiamo possesso della camera. Nota sulla camera: certamente pulita ma non proprio efficiente. Il riscaldamento è affidato solo a due stufette elettriche e per una stanza con porta a vetro situata a piano terra non è il massimo. Facciamo un giretto per Montefiascone, visitiamo la cupola di Santa Margherita, la via dei Presepi e ci imbattiamo pure in un piccolo uragano che devasta 2 ombrelli su 3. Proseguiamo la visita del paese andando alla cantina Stefanoni dove acquisteremo un po del famoso Est! Est!! Est!!!



Anche se il meteo continua ad essere impietoso decidiamo di non saltare la visita di Bolsena che si limiterà comunque ad un rapido giro del paese vecchio seguito dal meno rapido aperitivo.




Sulla strada del ritorno a Montefiascone un nebbione degno della più bassa Val Padana ci costringe a proseguire a passo d'uomo. Ceniamo abbondantemente da Dante, trattoria ruspante situata in Via Nazionale, proprio di fronte alla nostra camera. Salumi misti per tutti, Rigatoni alla Carbonara per me e bucatini alla Amatriciana per Andrea mentre Emma passa direttamente al secondo, scaloppine al limone con patate al forno. Due dolci, una bottiglia d'acqua e una di Est Est Est e spendiamo 65€.
Rientrando in camera ci accoglie un freddo bestiale che io risolvo andando a letto con sciarpa e cappello.
La mattina successiva un discreto sole ci permette di vedere ciò che ci circonda: dalla splendida Cupola di Santa Margherita alla vista sul lago di Bolsena con le sue due isole.



Facciamo colazione nel bar della piazza principale, salutiamo l'Host, le riconsegniamo le chiavi e ci mettiamo in macchina destinazione? Civita di Bagnoregio, ovviamente! Non possiamo andarcene senza averla vista e in fondo ci separano solo una ventina di chilometri. Effettivamente lo spettacolo è davvero sorprendete senza la nebbia guastafeste.



Scattiamo un po di foto e quando le prime gocce della giornata iniziano a cadere ci mettiamo in marcia direzione Parco dei Mostri di Bomarzo, parco naturale ornato da statue in basalto raffiguranti mostri, divinità e animali mitologici. L'ingresso costa 10€ per gli adulti e 8€ per i bambini. Seguiamo il percorso indicato dalla cartina consegnataci al'ingresso e girovaghiamo per un tempo imprecisato.










Quando torniamo al parcheggio sono le 11.30 e la nostra prossima tappa sono le cascate delle Marmore. Quest'oggi il rilascio dell'acqua è previsto dalle ore 12.00 alle 13.00 ma distiamo una sessantina di chilometri. Decidiamo di tentare la visita, tanto sono di strada... Quando arriviamo abbiamo ancora una quindicina di minuti ma ci rifiutiamo di spendere 37€ (10 adulti e 7 i bimbi) per vedere una cascata, artificiale per di più. Passeggiamo nei dintorni riuscendo solo ad ascoltarne il fragore.


 Solo andandocene, dalla strada inferiore, riusciamo a vederle in tutta la loro altezza,


Questo fatto dell'artificiale però proprio mi smonta e non riesco a rimanerne affascinata. Raggiungiamo Montefalco, patria del Sagrantino, verso le 13.30.




 Passeggiamo un po per i borgo quando la fame inizia a chiamare. La ignoriamo ancora per una mezz'ora, giusto il tempo di acquistare un po di vino e un salame dal nome caratteristico: le palle del nonno. Emma impressionata dal nome ha fatto resistenza all'acquisto; c'è voluto del bello e del buono a spiegarle che nessun nonno era stato mutilato per la produzione. Per pranzo decidiamo di rimanere leggeri e non si capisce bene come ci ritroviamo seduti al ristorante mangiando strangozzi e tagliatelle al tartufo!! Ci alziamo da tavola che sono quasi le 16 e pieni come uova ci spostiamo a Spello, bellissimo borgo poco distante da Assisi. Qui ci perdiamo per le ripide viuzze e così facendo scopro una linea cosmetica Km 0 dal profumo davvero buono. L'Oro di Spello. Faccio qualche acquisto nella boutique monomarca mentre Andrea scatta foto in giro per il paese.








Il sole inizia a tramontare così decidiamo di avviarci verso Assisi, dove passeremo la notte. Troviamo l'hotel grazie all'aiuto telefonico del receptionist. La posizione è di tutto rispetto e la terrazza dell'ultimo piano vanta una vista sulla Basilica di San Francesco davvero notevole.

Visitiamo la Basilica Superiore e quella Inferiore prima che chiudano, la seconda a mio parere molto più bella della prima. Rientriamo in hotel giusto il tempo di una doccia per poi riuscire a passeggiare in una Assisi sempre meno popolata. La folla che riempiva il corso nel tardo pomeriggio è scomparsa ed è estremamente piacevole, nonostante il freddo, camminare quasi in solitudine totale. Ceniamo tardi in un' Osteria tipica Umbra assaggiando piatti di questa cucina davvero saporita. Potrei rimanere quì per sempre (all'Osteria intendo) ma non so se il mio nutrizionista ne sarebbe felice! Dopo cena ripercorriamo a ritroso via San Francesco sino alla Basilica e scattiamo qualche foto in notturna su una piazza ormai deserta.










Quando il freddo inizia a bloccarci le dita ed anche scattare foto diventa un'impresa rientriamo in camera per una buona nottata di sonno.
La mattina una bella pioggia battente ci da il buongiorno. Dopo un'abbondante colazione riprendiamo l'auto e scendiamo in piano per visitare la basilica di Santa Maria degli Angeli, all'interno del quale è custodita la Porziuncola, la piccola cappella dove pregava San Francesco e per questa ragione considerata il centro del culto francescano. Quando terminiamo il giro, all'esterno, in barba ad ogni previsione, continua a piovere incessantemente e un po stanchi di girare con poncho e ombrello (chiamato Il Superstite) decidiamo di comune accordo di salutare l'Umbria e riprendere la via di casa. Caso ha voluto che proprio sulla strada del ritorno trovassimo  un Outlet, dove viste le repentine botte di crescita della fanciulla, abbiamo fatto sosta per qualche acquisto. Solo per la fanciulla ripeto!
Concludendo, un giretto fuori porta per iniziare l'anno è senz'altro il modo migliore. Personalmente preferisco altri tipi di vacanza: i paesaggi non antropici mi rilassano molto di più e, dirò una bestemmia, ma i tipici borghi umbri o toscani riesco a tollerarli per uno o due giorni massimo: il terzo sarebbe già troppo. Se l'aspetto eno-gastronomico, invece, deve farla da padrone qui più che altrove si trova pane per i propri denti ma non solo. Non basterebbero 2 settimane per assaggiare tutto.
Felici dunque di aver visitato anche un pezzetto di queste due regioni, giriamo pagina e guardiamo avanti...