Informazioni personali

La mia foto
Per prima parlo io, come sempre! Mi presento sono Selene, casalinga frustrata, moglie del già sopracitato Andrea, martire ancor prima di perire e mamma di Emma, cucciolo di bipede dall'ancora piccola taglia. L'idea del blog viaggiante è stata mia ma si prospetta un lavoro a 4 mani, anzi a 6. Hola io sono Andrea: papà marito autista e uomo di fatica delle nostre spedizioni. Aiuterò la mia signora con dritte pratiche e dando la mia opinione dove mettere qualche paletto..... Buona lettura e buon viaggio!!!

giovedì 23 febbraio 2017

Usa 2015: Giorno 8 Bryce Canyon NP - Page

Animali svegli le Faine! Quando fuori ancora fa  buio saltano giù dalla branda ansiosi di vedere un'altra indimenticabile alba a stelle strisce! Ok questa è la versione che mi sarebbe piaciuta. In realtà IO sono sveglia a buio mentre l'Original Faina e creatura se la dormono alla grande e mi insultano in coro quando cerco di svegliarli al grido di BASTA ALBE! Ma che vuoi, già che sto Bryce c'è piaciuto tanto non si può mancare di vederlo sotto la luce migliore. Tiriamo fuori dalla valigia l'abbigliamento adatto alla scalata dell'Aconcagua perchè misteriosamente siamo passati dalla temperatura da piscina  a quella da Pinguino schiaffeggiante e raggiungiamo Inspiration point un po prima che il sole esca. L'aria è....tanta e pungente:  balzellon balzelloni mi metto con un sorriso 32 denti proprio attaccata ad un tipo che sfoggia treppiede grande come una Sequoia e cannone largo come la bocca del Krakatoa... mi dico che se uno super attrezzato così si è piazzato li, a bordo Rim anziché salire in alto sulla terrazza ci sarà una ragione. I miei familiari iniziano ad insultarmi perchè il freddo è davvero pungente ma soprattutto il vento taglia la faccia. 

Quando però il sole inizia a spuntare infuocando l'anfiteatro di roccia proprio sotto di noi non possono che ricredersi e meravigliarsi, una volta ancora, di quanto la Natura possa essere prepotentemente strepitosa. 




Scattiamo un bel po' di foto e quando le dita non riescono più neppure a sganciare il cavalletto dalla macchina rientriamo all'hotel per la colazione. Qui incontriamo un paio di coppie milanesi con il quale scambiamo qualche parola sui rispettivi viaggi, rimanendo per l'ennesima volta imbarazzati dalle cialtronate che le agenzie di viaggio riescono a proporre.
Il sole splende e la temperatura inizia a farsi gradevole quando raggiungiamo il BLM di Cannonville tutti ansiosi di iniziare la Cootonwood Road; purtroppo la signora dell'ufficio ci tarpa le ali dell'entusiasmo dicendoci che a causa delle forti piogge cadute la strada è, si asciutta, ma danneggiata seriamente e necessiterà di qualche mese, probabilmente, per essere rimessa a posto. Un po delusi (non è vero, parecchio delusi) torniamo indietro e ci facciamo tutto il giro del mondo per arrivare a Page. Arriviamo poco prima di pranzo e proviamo ad effettuare il Check in al Quality Inn ma la simpaticissima receptionist nativa mi rimbalza dicendomi che è troppo presto. Cerco di darle un'altra chance chiedendole informazioni sulla strada per raggiungere il Lower Antelope Canyon ma candidamente mi risponde che NON LO HA MAI SENTITO NOMINARE... va bhe, me ne vado veloce per evitare gli insulti. Ci fermiamo in un Wallmart ad acquistare pane in cassetta, cheddar e finto prosciutto, as usual, e siccome avevamo calcolato male i tempi, credendo di arrivare nel pomeriggio e l'appuntamento per l'Upper lo abbiamo per il mezzogiorno del giorno successivo, decidiamo di puntare al Lower cancellando l'altro cosicché l'indomani potremmo partire da Page presto in direzione Gran Canyon e godere di una giornata quasi intera (ditemi che mi sono spiegata e che non ho capito solo io il ragionamento?).

 Pranziamo nel parcheggio dopo aver pagato 8$ di tassa Navajo e subito dopo ci incamminiamo assieme ad una guida poco più che maggiorenne e decisamente simpatica per gli standard all'ingresso del Canyon. Una menzione speciale va alla sposina cinese in infradito e vestito più velo coordinato in Chiffon che ci ha deliziato per tutta l'ora del tour con pose da diva (o da malata di mente), da noi ribattezzata la regina di Saba. 

Inutile dirvi quante millemila foto abbiamo scattato tra macchina fotografica e telefono. L'esperienza è stata bellissima, l'ambiente unico nel suo genere ed estremamente suggestivo, peccato per l'eccessiva folla che proprio mi ha messo le mani nel sangue. 





Quando riemergiamo dalle viscere del deserto indovinate chi manca all'appello? Esatto proprio lei che sarà rimasta a scattare qualche foto idiota come tutte quelle che ha fatto nell'ultima ora. 

Ciò scatena l'ira funesta della giovane guida che si rituffa giù per le scale urlandole di ogni per farla uscire. Ahhhh, i cinesi...!!!
Quando risaliamo in auto sono ancora le 13 o poco più perciò non perdiamo tempo e, siccome lo avrete già capito, siamo particolarmente atletici (soprattutto io) decidiamo di andare con il sole a picco a vedere l'Horseshoe band, l'iperfotografata ansa a ferro di cavallo che compie il fiume Colorado. Non sto a dirvi cosa mi sono insultata da sola durante la salita alla ormai famosissima collinetta di sabbia. Certo che poi, una volta li, a strapiombo sul fiume il panorama è davvero uno SPETTACOLO. 


Il Faina un po infastidito dall'altezza non si sporge molto mentre io e Emma andiamo a posizionarci per qualche foto di rito. Restiamo a contemplare il paesaggio per un bel po di tempo poi torniamo in hotel. Quando  provo a rieffettuare il check in la simpaticona mi dice che senza voucher (lo ammetto l'ho perso ma può capitare) non può darmi la camera. Fortuna che ho tutto salvato su una chiavetta. Con la massima disponibilità che possiate immaginare mi concede di utilizzare un pc per cercarla, poi ci consegna la chiave della stanza. Il nostro hotel gode per il 98 % delle camere di una splendida vista su Lake Powell ma la gentile signorina, sono certa l'abbia fatto apposta perché in giro non c'è un anima, ci sistema su una strepitosa ed enorme, lo ammetto, camera vista parcheggio che, come se non bastasse, è in via di asfaltatura inondando la stanza di un inebriante profumo di bitume.


Terminiamo il pomeriggio con un bel bagno in piscina e due blue moon dopodoccia. Prima di incamminarci su per la Mainstreet in cerca di un posticino per la cena facciamo anche un salto su un'altura per godere del tramonto sopra Lake Powell.




 In realtà il posticino lo abbiamo già adocchiato  nel pomeriggio passando da li, quando gli affumicatoi pompavano a mille. Ovviamente sto parlando del più volte citato qui sul forum Big John's Texas BBQ.




Ceniamo con Pulled pork, Ribs e un sacco di fagioli che mi fanno immediatamente sentire Bud Spencer. Emma ancora oggi ricorda con piacere la carne ma soprattutto il complesso che sul palco  ha cantato Ring of Fire di Jhonny Cash, la sua colonna sonora USA. Rientriamo rotolando in albergo e dormiamo beatamente come bambini per tutta la notte!

SPESE DI GIORNATA

Benzina 27 $
Wallmart 23$
Tassa Navajo 8$
Lower Anteope Canyon 70$
Big Jhon's Texas BBQ 77$
Quality Inn Lake Powell 80€
TOTALE SPESE DI GIORNATA
€ 266,27

TOTALE SPESE VIAGGIO
€ 5157,03